[Manga] Kekko Kamen di Go Nagai

Titolo originale: けっこう仮面 Kekkō Kamen
Genere: ecchi, commedia, azione
Tipologia: shōnen
Storia: Go Nagai
Disegni: Go Nagai
Prima serializzazione: Monthly Shōnen Jump
Anno: 1974-1978
Casa editrice: Shueisha
Status: concluso
Volumi: 3
Disponibilità italiana: d/visual


Nel temuto Istituto Sparta, preside e docenti mantengono una ferrea disciplina grazie a metodi a dir poco non convenzionali, e le pene corporali sono all’ordine del giorno.

 

Per fortuna in aiuto degli studenti ingiustamente vessati, accorre lei, la paladina del bene che ha abbandonato ogni pudore in nome della lotta per la giustizia, la forte e formosa Kekko Kamen!

♩♪♫♬ Anche se nessuno conosce il suo viso 
Tutti ne conoscono il corpo! 
La ragazza dalla maschera libidinosa la giustizia difenderà! 
Buona, soda e irreprensibile! 
Arriva come un tornado! 
Si mostra con generosità e scompare con rapidità! 
Kekko Kamen! Chi mai sarà?! 
Kekko Kamen! chi mai sarà?!♩♪♫♬

 

 

Kekko Kamen è tra le eroine più iconiche create da Go Nagai: una paladina della giustizia che lotta tutta nuda, coprendo unicamente il volto con una maschera. E il successo del personaggio è ancor oggi testimoniato dai tanti adattamenti, per lo più live action.
Nella serie, in toni estremizzati e parodistici, ritornano alcuni dei temi frequenti nella produzione del Maestro, come la critica alla società giapponese ed in particolare all’oppressivo sistema scolastico.
Studenti da cui si pretende continuamente il massimo, privandoli della loro adolescenza, con l’unico obiettivo di diventare un giorno impiegati di una prestigiosa ditta.
Competizione portata all’esasperazione e sadico compiacimento di chi si trova a poter esercitare un qualche potere sui più deboli.
Il fatto stesso che la protagonista non si vergogni a mostrarsi nuda, purché il suo volto rimanga coperto, sta ad indicare una certa ipocrisia perbenista per cui tutto è concesso a patto che non si risalga all’identità di chi è coinvolto: non è la nudità di per sé ad imbarazzare, ma l’essere riconosciuti.
Il manga è comunque essenzialmente una serie comica/parodistica, in cui ci sono continui riferimenti ad opere di autori contemporanei, da Osamu Tezuka con Ribbon no Kishi a Shotaro Ishinomori con Cyborg 009,
passando per Mitsuteru Yokoyama e tanti altri.

 

La maggior parte dei villain, (ma anche qualche alleato) della prosperosa combattente, si ispirano infatti a personaggi conosciuti dell’immaginario “pop” nipponico di quegli anni, fatto di manga e serie tv, e ad ogni sconfitta l’autore di riferimento non manca di essere evocato dallo sfortunato “cattivo”, che ne chiede il perdono.
Con un eroina che combatte tutta nuda, pare alquanto ovvio che la dose di fanservice sia più che abbondante, ma come spesso accade, sebbene Nagai strizzi l’occhio ad un pubblico maschile, alla fine sono i suoi personaggi femminili quelli a risaltare maggiormente, perché più tenaci e volitivi, mentre quellli maschili, costantemente preda dei propri deprecabili istinti, sono destinati inevitabilmente a soccombere di fronte ad “attacchi a gambe divaricate” e “strette mozzafiato”.
La serie è disponibile in italiano nella come sempre ottima edizione della d/visual in tre volumi: non ci sono tavole a colori, ma non mancano le note a fine volume per spiegare il perché di alcune scelte nell’adattamento e i riferimenti ad altri manga o programmi tv.

 

In conclusione, una sfrontata commedia senza inibizioni, in cui il lettore potrà divertirsi ad individuare le citazioni del Maestro Nagai, godendo nel contempo delle affascinanti forme di un personaggio simbolo della cultura popolare giapponese degli ultimi anni.

 

Storia: ♥♥♥
Disegni: ♥♥♥
Edizione: ♥♥♥♥
Voto complessivo: ♥♥♥

Lascia un commento