[Books] Il favore. Un matrimonio di convenienza di Suzanne Wright

Titolo originale: The Favor

Autore: Suzanne Wright

Prima edizione: 2020

Edizione italiana: traduzione di Sara Marrano, Daniela Cappelli (Hope, 2023)

Presentazione dell’editore:
Vienna Stratton sa di dover incolpare soltanto se stessa per come sono andate le cose. Nessuno, anche se disperato, dovrebbe farsi aiutare da un uomo come Dane Davenport, perché prima o poi lui gli presenterà il conto. Come sua assistente personale, è sempre stata ben consapevole che il successo di Dane è dovuto alla spietatezza e all’inflessibilità con cui conduce i suoi affari. Se Vienna avesse saputo quale sarebbe stato il prezzo da pagare, forse non si sarebbe rivolta a lui per farsi dare una mano, perché da Dane ha imparato una cosa: il diavolo in realtà è infinitamente seducente e accattivante, non mostruoso e terrificante. E quel demonio le sussurra di arrendersi alla tentazione e peccare, di lasciarsi marchiare e possedere, risvegliando ogni sua più intima fantasia. Il problema è che le fa anche credere di poterlo amare…

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️⭐️

Dramma: 💧💧💧

Sugar: 🧁🧁🧁

Spice: 🌶️🌶️🌶️.5

Trope: marriage of convenience – office romance – billionaire romance – grumpy MMC – spicy

Vienna Saxton è l’efficientissima assistente di Dean Davenport, CEO della O-VERVE, da ormai 4 anni, il che è ben più che un record, dato che le tante che l’hanno preceduta non sono durate più di qualche settimana. Ora Dean ha bisogno di un “favore”, ossia che Vienna la sposi per permettergli di entrare in possesso di un fondo fiduciario…

Sono un po’ perplessa sul d’oro da dare a questo romanzo: da una parte, non mi ha coinvolto più di tanto; dall’altra, ha il merito di darti esattamente quello che ti promette, in qualità di quintessenza del trope marriage of convenience. Se, infatti, dico “matrimonio di convenienza”, la prima cosa che mi viene in mente è un burbero miliardario che in qualche modo convince la sua fidata assistente a sposarlo, per poi capire che quello che c’è tra loro è tutt’altro che una finzione, e The Favor è proprio tutto questo.
Ha un impianto alquanto soapoperistico, con rivelazioni, tentativi di seduzione e confronti verbali tutt’altro che imprevedibili, il che probabilmente è un punto di debolezza. In tanti vogliono separare Vienna e Dane, e spesso e volentieri puntano sul fatto che lui l’abbia sposata per accedere la fondo fiduciario lasciatogli dallo zio; questo è però quello che sin dall’inizio Dane mette in chiaro con Vienna, per cui ogni volta sappiamo che sarà un buco nell’acqua. Per quanto non mi piacciano i drammi, anche tutti i tentativi di far credere a Vienna che Dane la tradisca scoppiano come bolle di sapone in pochissimo tempo. In altre parole, non c’è mai una vera e propria minaccia al rapporto tra i protagonisti, il che sgonfia il possibile coinvolgimento emotivo del lettore.
Aggiunto anche che probabilmente una storia come questa sarebbe stata migliorata da un doppio pov: per tutto il tempo Dane appare fin troppo distaccato, e per quanto si possa immaginare che non sia così, un simile atteggiamento creare un distacco non tanto con la protagonista quanto con chi legge. Anche il sottolineare quanto lui sia un maschio alfa a lungo andare stufa.
Lo spicy lo promuovo a pieni voti.
In conclusione: perfetto esempio di marriage of convenience, ma se cercate qualcosa di più emotivo vi consiglio di puntare su altro, come ad esempio Marriage for One di Ella Maise.

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