[Books] Fa Male? di H.D. Carlton

Titolo originale: Does It Hurt?

Autore: H.D. Carlton

Prima edizione: 2022

Edizione italiana: Virgibooks, 2023

Presentazione dell’editore: Chi sono?

Ho dimenticato la risposta a questa domanda molto tempo fa. Da quando sono scappata da quella casa, così bramosa di darmi alla fuga. Me ne sono andata con solo i miei vestiti addosso e i calzini ai piedi. Da quel giorno in poi, ho camminato soltanto con delle scarpe rubate.

Potrei essere una ragazza che cerca il senso della vita in uomini senza volto? Erano tutti così insignificanti. Finché non è arrivato lui. Mi ha portata sotto una cascata e mi ha fatto dimenticare il mio nome, e in cambio io mi sono presa il suo.

Enzo Vitale.

Un uomo enigmatico che amerà sempre e solo il mare profondo. O meglio, i predatori che lo abitano. A quanto pare non è così diverso dai mostri che nutre. Mi ha attirata sulla sua barca come un pesce in mezzo all’oceano, in cerca di vendetta per il mio crimine. Se mi fossi resa conto delle sue intenzioni e del fatto che un’enorme tempesta ci avrebbe fatti naufragare, sarei fuggita.

Ora sono una ragazza che cerca rifugio in un faro decrepito con un uomo che mi detesta quasi quanto mi desidera. Vuole farmi del male, ma il vecchio custode dell’isola abbandonata potrebbe avere intenzioni ben più sinistre.

Ora la domanda non è più chi sono, ma piuttosto… sopravviverò?

Voto complessivo: ⭐️⭐️
Drama: 💧💧💧
Sugar: –
Spice: 🌶️🌶️🌶️

Trope: dark romance – mistery – thriller – horror – lots of tw

Saywer Bennet vive rubando l’identità degli uomini che seduce, cosa che le riesce piuttosto bene, ma l’ultimo malcapitato potrebbe essere ben più pericoloso di quanto ha immaginato….

Mio secondo tentativo con H.D. Carlton e nuova delusione. I tw non sono un problema, ma la mancanza di una trama solida lo è. Posso apparire contraddittoria perché normalmente con i romance sono di manica larga. Mi va più che bene che siano storie semplici, persino scontate, per cui non mi faccio troppi problemi a sospendere il giudizio, e lo farei anche con i dark romance della Carlton se non cercassero di strafare. È come se fosse convinta di offrirci delle cupe trame con una certa complessità, ma nel momento in cui ti soffermi ad analizzarle, ecco che ti appaiono estremamente fragili e piene di buchi.
Tutto quello che avviene al faro è telefonatissimo, e sfido chiunque a non capire cosa nasconda il custode dalla sua prima apparizione. Aggiungiamo pure che le scene sono piuttosto ripetitive, e sembrano voler semplicemente allungare il brodo.
E poi c’è l’immancabile protagonista maschile che fa cose “cattive” perché sì, perché altrimenti non sarebbe un dark romance.
Tutto l’astio iniziale di Enzo nei confronti di Sawyer mi appare eccessivamente forzato, come pure il repentino cambio di direzione scoperto il di lei passato (prima non si è mai posto davvero il problema del perché stia vivendo in quel modo). Per lo meno non è uno psicopatico completo come Zade Meadows.
Anche le scene spicy non hanno nulla di particolarmente eccitante che le distingua dalla massa.
Chiarito questo, qualche spunto interessante ci sarebbe pure, ma avrebbe dovuto essere sviluppato in altra maniera; paradossalmente sono proprio tutto i fronzoli “dark” a minare la godibilità della storia (e, ripeto, non sono una che si fa impressionare dai tw).
Una ladra di identità che viene riacciuffata dalla sua ultima vittima (con cui ha condiviso una notte bollente) poteva essere una buona idea; mi va bene anche il naufragio e del rimanere intrappolati su un’isola con un misterioso guardiano del faro, ma rendi questo personaggio meno scontato già a partire dall’aspetto, e non appesantire il tutto con l’elemento horror-raccapricciante che sembra davvero buttato lì tanto per.
Anche per alcuni aspetti della caratterizzazione psicologica dei personaggi, credo che avrebbe funzionato di più come cozy mistery alla “My Killer Vacation” di Tessa Bailey.

Non so se leggerò mai il secondo volume della dilogia de “Il gatto e il topo” (ho giusto un minimo di curiosità di sapere come va a finire), ma sicuramente non proverò altro della Carlton.

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