[Books] Una di famiglia (The Housemaid #1) di Freida McFadden

Titolo originale: The Housemaid (The Housemaid #1)

Autore: Freida McFadden

Prima edizione: 2022

Edizione italiana: traduzione di Eleonora Motta (Newton Compton Editori, 2023)

Presentazione dell’editore: Millie è in cerca di un lavoro per ricominciare una nuova vita. Pur non avendo referenze, riesce a farsi assumere come governante nella lussuosa villa dei Winchester. Non è esattamente il lavoro dei suoi sogni: polvere e cattivo odore invadono le stanze, e la padrona di casa, Nina, è una donna annoiata e instabile, che sembra godere nel vederla faticare dalla mattina alla sera. Però, quantomeno, Millie qui può fingere di essere un’altra e sentirsi al sicuro dalle ombre che la tormentano. Ma qualcosa non quadra in casa Winchester: la porta della sua stanza si chiude solo dall’esterno, e il giardiniere, Enzo, fa di tutto pur di metterla in guardia… ma da cosa, esattamente? Nonostante i presagi siano sempre più inquietanti, Millie deve resistere, non ha altra scelta. Quando conosce Andrew, l’affascinante marito di Nina, ha una ragione per restare e sentirsi al sicuro. Il passato non può raggiungerla. Ma Millie ancora non sa che i segreti della famiglia Winchester sono molto più pericolosi dei suoi…

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️ e 1/2
Page turner: 📖📖📖
Suspense: 😱 😱
Plot twist: 💡💡💡
Bl00d: 🩸🩸e 1/2

Con “Una di famiglia” (The Housemaid) torno ai thriller trash o thriller mordi-e-fuggi, il fast food della crime fiction. Sono thriller che non brillano particolarmente per inventiva, ma che riescono comunque a tenere incollati alla pagina, instillando la forte curiosità di sapere “come andrà a finire”, e spesso e volentieri si leggono in una solo seduta.

‼️Nel commento sono inevitabili anticipazioni sulla trama, per cui, se ancora non avete letto il libro, procedere a vostro rischio e pericolo‼️

Millie è finalmente riuscita a trovare un nuovo lavoro, e apparentemente la sua è una situazione quasi ideale: dovrà fare da governante per una famiglia molto ricca, padre, madre e una bambina di 9 anni, e, oltre allo stipendio, avrà anche vitto e alloggio, un bel cambiamento rispetto al dover vivere in macchina e mangiare solo panini!
Peccato che la sua datrice di lavoro abbia continuamente cambiamenti di umore: un minuto prima è gentile ed affabile; quello dopo, diventa in arpia e l’accusa di non avere eseguito compiti che non le ha mai affidato, oppure mette a soqquadro casa. La bambina, imitando la madre, non fa altro che renderle la vita impossibile. Per fortuna c’è Andrew, il marito: bellissimo, cordiale e sempre disponibile ad aiutarla. Non merita di avere una moglie simile, soprattutto perché lei non sembra ricambiare il suo amore incondizionato. Le cose, però, potrebbero cambiare, e potrebbe esserci una nuova signora Winchester….

Per chi ha già letto “L’ultima signora Parrish”, “Una di famiglia” è un déjà vu, per cui non si fatica a capire chi stia tirando i fili e perché. Non è questa sensazione di già visto, però, a pesare maggiormente, quanto piuttosto due enormi falle, nella prima parte e nel finale. È davvero poco credibile che Andrew, pur messo di fronte al fatto compiuto, non abbia fatto in modo da mandar via la governante; anche il deux ex machina, calato dal nulla dall’autrice per risolvere la situazione, è una scorciatoia davvero troppo facile.
Perché, quindi, il mio giudizio è comunque positivo? Beh, per due piccoli guizzi di originalità che risollevano il tutto, e che mi hanno lasciato un bel sorriso stampato in faccia a fine lettura.
Prima di tutto, l’idea alla base del personaggio di Millie, “you messed with the wrong girl in the wrong era” (il novello Rochester ha trovato tenaglia – ops!- volevo dire “pane” per i suoi denti), e poi, nell’epilogo, quel lasciare la porta aperta alla possibilità di trasformare la nostra protagonista in “seriale”.
Di fatti, a Febbraio è stato pubblicato il secondo volume della serie, “The Housemaid’s Secret”, ed io sono già pronta all’acquisto: magari sarà un buco nell’acqua, e Freida McFadden sta peccando di eccessiva fiducia nelle proprie capacità, oppure riuscirà a tirar fuori dal cilindro una soluzione soddisfacente. Vedremo.

Riassumendo: “The Housemaid” è il risultato di un frontale tra “L’ultima signora Parrish” e una pseudorilettura pseudofemminista di “Jane Eyre”; se volete godervi la lettura, non siate troppo puntigliosi sulla trama e siate clementi con quest’aspirante Dexter in gonnella.

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