[Books] My Killer Vacation di Tessa Bailey

Titolo originale: My Killer Vacation

Autore: Tessa Bailey

Prima edizione: 2022

Edizione italiana: traduzione di Valentina Chioma (Mondadori, 2023)

Presentazione dell’editore: Una vacanza nella soleggiata Cape Cod si trasforma in qualcosa di più interessante ed eccitante del previsto.

Tutto quello che desidera Taylor, una giovane insegnante annoiata da giornate sempre uguali e senza sorprese, è trascorrere una vacanza esclusiva nella soleggiata Cape Cod insieme al fratello Jude, con in testa un unico pensiero: l’abbronzatura. Certo, non può immaginare che a pochi minuti dal suo arrivo nella villa da sogno che ha affittato (e che, nota bene, le è costata anni di faticosi risparmi) incapperà in un cadavere con un proiettile conficcato in fronte. No, questo non è decisamente nei piani. Né lo è ritrovarsi tra i piedi Myles, un rozzo ex detective e ora cacciatore di taglie, assoldato dalla sorella del morto per fare luce sull’omicidio e possibilmente catturare l’assassino. Uno talmente pieno di sé da rifiutare, con aria infastidita, la gentile offerta di Taylor di dare una mano a risolvere il caso. Un atteggiamento inaccettabile, perché prima di tutto lei non è disposta a ricevere un no come risposta, inoltre ne sa a bizzeffe di omicidi visto che ha passato un’infinità di ore ad ascoltare podcast true crime. E poi, chi meglio di una maestra di seconda elementare sopravvissuta all’insegnamento in tempi di pandemia può districare situazioni complesse al limite dell’impossibile? Dopotutto, forse, la vacanza di Taylor non è rovinata come sembra. Anzi, chissà?, questa piccola deviazione rispetto ai programmi potrebbe portarle persino qualcosa di più interessante (ed eccitante?) del previsto, quel brivido che le manca da molto, troppo tempo nella vita.

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️⭐️
Drama: 💧
Sugar: 🧁🧁
Spice: 🌶️🌶️🌶️🌶️

Trope: instalust – grumpy x sunshine – age gap – murder mistery – dual pov

Taylor Bassey è la tipica maestrina elementare: minuta, dolce, con una certa propensione alle lacrime; in altre parole: fragile. In una famiglia in cui il coraggio non è mai stato un problema (i genitori sono un incrocio tra Indiana Jones e i Monuments Men, e il fratello non ha problemi a rotolarsi nell’erba con un leone), il suo essere sempre razionale e prudente è piuttosto strano, ma in fondo Taylor è così, è la sua natura, non può farci nulla. Arrivata a 26 anni, però, è stufa di essere vista come una bambola di porcellana, perché, sotto la superficie, arde il desiderio di avventura, di lasciarsi andare, superando ogni inibizione. L’essere riuscita a mantenere il controllo di fronte al cadavere trovato nella casa affittata per una settimana di vacanza, la sprona a provare a se stessa e agli altri di essere qualcosa di più di quello che si aspettano. Da grande fan di podcast true crime, risolverà il caso! Peccato che il sexy e burbero cacciatore di taglie assunto dalla famiglia della vittima non sia della stessa idea…

Un instalust! Conoscevo il trope “instalove”, ma non credevo che ci fosse una categoria a parte per l’immediata attrazione reciproca.
Ad ogni modo, anche questo romanzo di Tessa Bailey mi ma divertito: per quanto considerassi l’indagine criminale come un mero pretesto, ammetto che si è rivelata meno campata in aria del previsto (siamo comunque ai livello di puntata settimanale de “La signora in giallo”). Ovviamente l’attenzione è tutta concentrata sulla coppia protagonista e il loro bollente rapporto. Senza girarci troppo intorno, il clou del libro sono le scene spicy che l’autrice sa benissimo come gestire. La bella maestrina ha voglia di un uomo rude che le dimostri chi comanda davvero, e il nostro Myles Sumner è più che pronto a soddisfarla, anche se, una volta ammesso con se stesso di aver completamente perso la testa per Taylor, diventa un sottone che già si immagina con prole al seguito.
Non mancano le scene divertenti, anche se a volte credo di aver riso per il motivo sbagliato: nei primi capitoli del pov di Myles, quando descrive se stesso parlando di un uomo cattivo, un pessimo soggetto a cui stare alla larga, con un lavoro sporco e poco raccomandabile, oppure quando si concentra sulle curve mozzafiato di Taylor, non ho potuto fare a meno di immaginare la voce fuoricampo di Leslie Nielsen in “Una pallottola spuntata”, quando parla del suo lavoro da poliziotto duro o in occasione dei primi incontri con quella “pupa” di Priscilla Presley.

In conclusione: una lettura leggera a cui dedicare un pomeriggio in questa calda estate, assicurandosi anche di avere un ventilatore vicino per tenere a bada eventuali bollori!

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