[’80 nostalgia] Super Dimension Fortress Macross‏

“Will You Love Me Tomorrow?”

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Titolo: Super Dimension Fortress Macross (超時空要塞マクロス Chōjikū yōsai Makurosu)
Genere: Mecha, Romance, Action, Scifi, Drama
Regia: Noboru Ishiguro
Soggetto: Studio Nue, Shoji Kawamori
Sceneggiatura: Kenichi Matsuzaki
Character Design: Haruhiko Mikimoto
Mechanical Design: Shoji Kawamori, Kazutaka Miyatake
Musiche: Kentaro Haneda
Studio: Studio Nue, Anime Friend
Anno: 1982
Episodi: 36
Disponibilità: edizione italiana Yamato Video

Macross (Super Dimension Fortress Macross – 超時空要塞マクロス Chōjikū yōsai Makurosu –) è una serie tv del 1982, di 36 episodi, ideata da Shoji Kawamori, curatore anche del mecha design, arrivata in Italia nel 1986, dopo essere passata per gli Stati Uniti e per le mani della famigerata Harmony Gold, che pensò bene di unirla ad altre due serie fantascientifiche,  Chōjikū kidan Southern Cross e Kiko soseiki Mospeada, che con Macross non avevano nulla a che fare, se non l’essere state prodotte in Giappone dalla stessa casa di produzione, la Tatsunoko, tramite un adattamento posticcio, con modifiche della sceneggiatura e dei dialoghi, scene tagliate e rimontate, nel tentativo di creare una inesistente continuity.
Tutto questo è ancor oggi ricordato con il nome di Robotech.

Se Chōjikū kidan Southern Cross e Kiko soseiki Mospeada sono due serie nel complesso trascurabili, che si inseriscono nel filone mecha come tante altre prima e dopo di loro, Macross ha segnato un’epoca e non solo, come testimoniato dai tanti fans ancor oggi e dai numerosi seguiti e spin-off cross-mediali (non solo serie, ova, film, ma anche libri, videogiochi) realizzati sia in patria sia a partire dalla versione statunitense.

Se consideriamo le sole principali produzioni animate giapponesi, in ordine cronologico:

1982: Fortezza superdimensionale Macross La serie originale, trasmessa per la prima volta dal 3 ottobre 1982 al 26 giugno 1983.

1984The Super Dimension Fortress Macross: Do you remember love?  Film che riassume la storia originale della serie, con l’aggiunta di nuove animazioni, ma con diverse incongruenze. Per risolvere questi problemi di continuity, all’interno dell’universo narrativo viene citato diverse volte che si tratta di un film romanzato sugli eventi originali.

1987The Super Dimension Fortress Macross: Flashback 2012 Il concerto di addio di Lynn Minmay alla partenza della nave colonizzatrice Megaroad-01. In realtà il film è un insieme di video musicali dalla serie originale, a cui sono state aggiunte diverse scene che erano state al tempo pianificate, ma non realizzate.

1994-1995Macross Plus Serie di OAV in quattro episodi, ambientata trent’anni dopo la serie principale. La storia, ambientata sul pianeta Eden, è incentrata sull’incontro di due ex-amici collaudatori di caccia e una ex-cantante, ora produttrice di una cantante olografica.

1996Macross 7 Serie televisiva di 49 episodi che narra le vicende della flotta di colonizzazione spaziale Macross 7 e dei loro scontri con gli esseri chiamati Proto-Devil. Protagonisti ne sono un gruppo musicale, i Fire Bomber (di cui furono prodotti anche numerosi dischi nel mondo reale), e la storia vede come personaggi ricorrenti anche Maximilian Jenius (ora comandante della flotta) e Millia Fallyna (sindaco dei coloni); la loro figlia minore fa parte del gruppo musicale succitato.

1997Macross Dynamite 7 OAV ambientato un anno dopo Macross 7

1998Macross Zero Serie di OAV in 5 episodi, ambientata quattro anni prima della serie originale. La caduta di un’astronave aliena scatena una guerra tra il governo mondiale delle nazioni unite e le nazioni ribelli che non vogliono farne parte, combattuta in parte anche con prototipi di mezzi realizzati ispirandosi alla tecnologia aliena. Un pilota disperso su un’isola trovati i resti di una creatura aliena, probabilmente legata alla (allora sconosciuta dai terrestri) Protocultura. In un episodio di Macross Frontier i protagonisti si ritrovano a girare un film ispirato agli eventi narrati in questo OAV.

2007-2008Macross Frontier Narra delle avventure della 25ª flotta coloniale, chiamata appunto Macross Frontier, che si sta dirigendo verso il centro della galassia, con una popolazione mista di umani e zentradi composta da circa 10 milioni di coloni. La flotta viene attaccata da degli alieni chiamati Vajra.

fonte: Wikipedia

N.B. Le immagini e gli spezzoni che compaiono nel post sono tratti dalla prima serie tv e dal film, “Do You Rember Love?”; nonostante sia cosciente delle differenze tra i due, credo che anche “Do You Rember Love?” possa essere utilizzato per esemplificare alcune delle tematiche proprie della serie. L’altissimo livello tecnico, inoltre, lo rende una vera e propria gioia per gli occhi, il tutto rafforzato da una colonna sonora semplicemente stupenda. 

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L’importanza di Macross nella storia dell’animazione giapponese, per tematiche e anche “estetica” tutta anni ’80, è più che egregiamente esposta nella, come sempre, attenta e approfondita recensione di Bokura-no-Kakumei, a cui vi rimando.

*SPOILER ALERT*

TRAMA:

1999. Un’astronave aliena precipita sulla Terra. I terrestri decidono di ripararla e sfruttarne la tecnologia.
Nel giorno dell’ inaugurazione di quella che è stata ribattezzata Super Dimensional Fortress 1 Macross (SDF-1), entra in funzione il sistema di autodifesa dell’astronave, e una poderosa cannonata interstellare viene scagliata contro alcune navi aliene, attirando l’attenzione del bellicoso popolo degli Zentradi, che non perde tempo e contrattacca. Per sfuggire al fuoco nemico, si tenta il balzo spazio-temporale, ma, a causa dell’inesperienza, la nave spaziale viene danneggiata e parte della stessa isola su cui erano stati completati i lavori della SDF-1 viene sventrata; la popolazione così sfollata, non può far altro che imbarcarsi. La Macross si ritrova nei pressi di Plutone, e dovrà cercare di far ritorno sulla Terra, affrontando nel contempo l’intera flotta degli Zentradi, pronta a sbarrarle la strada.

Seguiamo così le vicende del giovane Hikaru Ichijo, un pilota acrobatico, che, al momento dell’attacco si ritrova su uno dei Valkyrie, caccia in grado di trasformarsi in robot, e, volente o nolente, viene invischiato nel conflitto. In quella stessa occasione, si imbatterà in Lynn Minmay, giovane di origine cinese, che lavora come cameriera nel ristorante degli zii, salvandola. Hikaru decide quindi di arruolarsi, diventando un pilota militare a tutti gli effetti, per proteggere Minmay e la popolazione civile della Fortezza Spaziale.

Entra a far parte della “Squadra dei Teschi”, sotto la guida del suo mentore, il coraggioso Roy Focker. Più teso il rapporto con l’ufficiale Misa Hayase, suo superiore, primo tenente della nave, una donna dalla forte volontà, e completamente assorbita dal suo ruolo.

Agli addestramenti e combattimenti nello spazio, si alternano scene di vita quotidiana, con Hikaru e la spensierata Minmay che intrecciano una relazione, ma la vittoria della ragazza in un concorso di bellezza, le regala un’improvvisa ed enorme fama, segnando l’inizio della sua carriera come cantante e attrice. Inebriata dal successo, Minmay non ci mette poi molto a lasciare da parte Hikaru, comunque sempre più impegnato in battaglia.

Qualcosa nel frattempo cambia anche tra Hikaru e Misa: condividendo diverse missioni, imparano a conoscersi l’un l’altro, e Misa rivela pian piano il suo lato più dolce e femminile: figlia di un Ammiraglio, ha sempre desiderato arruolarsi, e la sua convinzione si è rafforzata dopo che anche il suo primo ragazzo, Karl,  ha intrapreso la carriera militare. La ragazza sogna di poter essere presto al suo fianco, una volta finita l’Accademia, ma purtroppo il giovane muore prematuramente durante uno scontro su Marte, alcuni anni prima degli eventi raccontati in Macross.  Da allora, la vita di Misa è stata completamente dedicata al lavoro, senza spazio per l’amore. Hikaru sta diventando un pilota sempre più esperto, un punto fermo per i suoi compagni, e la stessa Misa lo rivaluta, non considerandolo più un ragazzino impulsivo, e poco propenso alla disciplina. In più di un occasione sarà salvata proprio da quell’impertinente che la apostrofava chiamandola “vecchia”. Tra i due si sviluppa una profonda amicizia, che nel caso di Misa si trasformerà presto in qualcosa di più.

Amore e morte, guerra e pace continuano ad alternarsi, mentre lo scontro si fa sempre più aspro.

La fine al conflitto si raggiungerà, però, non per una supremazia bellica di una delle parti, bensì per il progressivo “contagio” da parte delle emozioni umane, un qualcosa che gli Zentradi, popolo creato artificialmente come super-soldati, rigidamente divisi in maschi e femmine, e riprodotti tramite clonazione, aveva dimenticato. Un bacio o una canzone sono in grado di destabilizzarli molto più di un attacco con armi di ultima generazione, risvegliando ricordi in loro assopiti chissà da quante centinaia di anni.

I giganteschi Zentradi e i Terrestri, da loro definiti “Microniani”, condividono, infatti, la medesima origine, ma le loro strade si sono poi separate nell’infinità dell’Universo. Sul fronte extraterrestre c’è chi svilupperà un progressivo interesse per gli essere umani, e sceglierà la strada della convivenza pacifica, una volta eliminati gli ultimi irriducibili oppositori.

Con la fine della guerra, verrà sciolto anche l’ultimo nodo sul fronte sentimentale: chi sceglierà Hikaru tra Misa, a cui, maturando come uomo e come soldato, si sente sempre più vicino, e Minmay, l’infatuazione di un tempo?

 

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PERSONAGGI:

Mou hitoribotchi ja nai
   anata ga iru kara…

I’m not alone anymore
   now that you’re here with me…

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Hikaru Ichijo (Rick Hunter nella versione americana) protagonista principale della serie, di cui seguiamo passo passo il percorso, da pilota acrobatico ad uno dei pilastri portanti delle forze di difesa terrestre. Se all’inizio della serie è un ragazzo come tanti, un po’ scapestrato, e dalla facile cotta per la bella Minmay, con il passare del tempo, anche provato da gravi perdite, matura sempre più, e le sue doti di leader diventano evidenti.
Hikaru ci propone un modello di eroe per molti aspetti diverso dal classico shonen: non una testa calda, ma un carattere posato, che segue gli insegnamenti del senpai e amico, Roy Focker, mettendo a frutto le sue doti di pilota per il bene dei compagni e per la difesa dei terrestri dall’attacco degli Zentradi.
Contrariamente a quanto ci sia aspetterebbe, nonostante sia il protagonista, non è lui l’asso della squadra, ruolo che lascia al talentuoso Maximilian Jenius, ma è piuttosto il punto di riferimento del gruppo, in particolare dopo la morte in battaglia di Roy.
In principio, sembra essere allergico alle formalità della vita militare, e ciò viene rispecchiato dalla dialettica che si instaura con Misa, ma ben presto impara a rispettare i ruoli gerarchici, e capisce di essere una parte di un tutto, a cui deve mettersi a servizio, per il bene comune.
Coraggioso, pronto al sacrificio, ma anche diligente e responsabile, è l’esempio di chi impara a farsi eroe, e non sfugge ai propri obblighi.
Più indeciso sul piano sentimentale: parte come il tipico adolescente che si innamora della bella e leggera ragazza della porta accanto, destinata però a diventare l’idolo della Fortezza Spaziale, e continua a pensare a lei, anche quando le loro strade si separano; nel frattempo, passa sempre più tempo con Misa, di cui scopre pregi e debolezze, e si lascia contagiare dal suo forte senso del dovere. Ciò che vuole davvero diventare è ciò che Misa è, e pur desiderando, come tutti, una vita pacifica, capisce che il suo posto è lì, accanto a lei, sulla Fortezza Spaziale, in un’avventura ai confini dell’universo. Il ragazzo Hikaru è invaghito di Minmay; l’uomo Hikaru si innamora di Misa, anche se ci mette un po’ per capirlo…
Quindi, gran parte del fascino del personaggio sta proprio nel suo non essere statico, ma progressivo maturare, in risposta alle esperienze che vivrà e alle persone che conoscerà, passando dall’adolescenza all’età adulta, e le sue stesse scelte sentimentali rispecchiano tale percorso.

 

Lynn Minmay è uno dei personaggi che si sono imposti con forza nell’immaginario collettivo, come emblema della figura della idol, e non a caso la sua doppiatrice originale, Mari Iijima, iniziò la sua fortunata carriera come cantante sull’onda del successo di Macross.
Bella, estremamente femminile e piacente, conquista in breve tempo i cuori dei suoi fans sulla SDF-1.
Viene presentata come una ragazza solare, allegra, e il suo carisma le assicura una rapida ascesa. In lei, però, rimane un che di infantile ed egoista: quando il successo che ormai ha raggiunto, si rivela qualcosa di molto vacuo, e si ritrova sostanzialmente sola, decide di tornare da Hikaru, che nel frattempo aveva messo da parte, presa dai suoi tanti impegni. Vuole qualcuno che si prenda cura di lei, che la metta al primo posto, e sebbene sembri che Hikaru sia pronto ad iniziare una nuova vita con lei, ecco che nel momento in cui la Terra è di nuovo in pericolo per un attacco improvviso, non esita a lasciarla per tornare al fianco di Misa.
La distanza che si è venuta a creare tra quello che non è più il ragazzo di un tempo, ma un uomo e un soldato, e la ragazzina che vuole tornare al passato, è ormai innegabile ed incolmabile, e giunge il momento di dirsi definitivamente addio.
Quindi, se da un lato abbiamo Hikaru e la sua crescita, dall’altra abbiamo Minmay e il suo voler vivere di illusioni da lei stessa create, come l’utopia di una vita felice come moglie di Hikaru, quando, in fondo, non è davvero ciò che vuole, ma al momento le sembra la via di fuga più facile.
Solo giunti ormai alla conclusione della vicenda, Minmay pare aver capito che anche per lei è arrivato il momento di decidere cosa desidera davvero dalla vita, e questo qualcosa è la musica, che probabilmente non sarà mai davvero disposta a lasciare per un uomo ed una famiglia.
Con questa consapevolezza, la bella idol ci lascia, e la fine della serie non ci permette di vedere come davvero sarà il suo futuro, se la lezione è stata davvero compresa, e se d’ora in avanti potrà volare solo con le sue ali.

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Misa Hayase (Lisa Hayes nella versione americana) Tenente prima, Maggiore poi, ed infine Comandante di una sua Nave Spaziale, è una donna che ha dedicato la sua vita all’esercito.

Intelligente, coraggiosa, è il braccio destro del Comandante Global, e sono il suo polso fermo e le sue strategie a salvare più volte la Fortezza. Il suo posto è sulla plancia di comando, ma non esita a raggiungere la prima linea se necessario.

Proveniente una famiglia di militari da generazioni, in fondo per lei non c’è mai stata davvero un’alternativa; eppure, la scelta di arruolarsi è qualcosa di consapevole e voluto, ancor più rafforzato dall’idea di poter così trascorrere la vita con il ragazzo di cui si è innamorata; il Destino, però, ha in serbo per lei altri piani.
La sua completa dedizione al lavoro fa si che non ci sia spazio per altro, ma questo non significa che in cuor suo Misa non desideri la propria realizzazione anche sul piano affettivo, e talvolta sono le emozioni a prendere il sopravvento, fino ad oscurare il suo stesso giudizio critico.
Non rifiuta a priori l’idea di crearsi una famiglia, ma gli impegni di ufficiale non le permettono di coltivare la vita privata. Tutto quello che esula dal lavoro viene abitualmente messo in secondo piano.
All’inizio Hikaru è per lei un sottoposto indisciplinato, che si permette addirittura di definirla “vecchia”, ma, trovandosi spesso con lui, isolata dal gruppo, comincia ad apprezzarne il valore, e pian piano si apre e comincia a rivelarsi, e i due scoprono che le loro affinità caratteriali prevalgono sulle differenze.
Misa non ci mette molto a capire di essere innamorata del ragazzo, sebbene tutto le dica che non è certo una buona idea: è più giovane, un suo sottoposto, e per di più notoriamente innamorato della più desiderata ragazza della nave spaziale. Sembra davvero una battagli persa in partenza.

E nel momento di maggior sconforto, quando Minmay torna da Hikaru, pare davvero che per Misa non ci siano più speranze. Per la prima e unica volta pensa addirittura di abbandonare la vita militare, perché vedere ogni giorno Hikaru sapendolo di un’altra, potrebbe essere insopportabile; proprio allora, però, è il suo lavoro a darle un nuovo sprone, attraverso l’opportunità di ricominciare da capo, come comandante di nave tutta sua. Pronta a partire per un viaggio ai confini dello spazio, con lo scopo di diffondere la cultura del pianeta Terra nell’universo, è consapevole che potrebbe non fare più ritorno, e decide di dire addio a Hikaru, augurandogli di essere felice con Minmay. Dignitosamente gli confessa anche il proprio amore. Quella potrebbe essere l’ultima volta che si vedono, e con coraggio e risolutezza, nonostante il cuore in pezzi, sceglie di affrontare la verità, smettendo di nasconderla a se stessa e all’uomo che ama; pur non illudendosi che i suoi sentimenti saranno mai ricambiati, preferisce non rimanere con il rimpianto di aver taciuto.
E’ proprio questo momento, insieme all’improvvisa consapevolezza di poter perdere Misa per sempre, a far aprire gli occhi ad Hikaru e renderlo cosciente dei suoi stessi sentimenti.

Misa è quindi un personaggio piuttosto atipico, estremamente moderno ed originale, e difficilmente riescono a trovarsi protagoniste femminili con una tale complessità: innanzitutto, non è un ragazzina, ma una donna adulta, con una sua carriera, su cui ha investito molto, anche sacrificando la vita privata. Non rinuncia alla propria femminilità, che non viene presentata come un ostacolo al ruolo ricoperto, né agli aspetti più delicati del suo carattere; non nasconde le lacrime, ma solitamente non lascia che l’emotività prenda il sopravvento. Ci sono, però, momenti in cui anche la fredda Misa si lascia trasportare dai propri sentimenti, come quando si riapre la vecchia ferita del suo primo amore, tragicamente morto in guerra anni prima, o quando sviluppa una certa simpatia per il cugino di Minmay, solo perché gli ricorda quello stesso ragazzo.

Atipica anche la relazione che si instaura con Hikaru, e non per l’inizio burrascoso e la successiva stima reciproca, bensì per il suo rimanere colei che gli apre la strada: è il suo superiore, la voce che lo guida durante le battaglie, ma è anche il comandante che seguirà al bordo della sua nave spaziale.
Abitualmente è la donna a seguire l’uomo, e a fargli da sostegno, ricoprendo un ruolo secondario; qui è lui al rimanere al fianco di lei, mentre si realizza sul piano professionale.
Ad ogni modo, questo non significa che la caratterizzazione di Misa sia esente da difetti.
In particolare nella seconda parte, nei 10 episodi aggiunti ai programmati 26 ( in cui si era fondamentalmente già finito di dire tutto quanto c’era dire), sulla scia del successo alla messa in onda della serie, si indulge fin troppo sul triangolo amoroso, e conseguenti patemi d’animo, e qualunque caratterizzazione psicologica finirebbe per risentirne.
Complessivamente si può dire che nel personaggio di Misa convivano due diverse prospettive circa il ruolo della donna: da una parte, un approccio molto moderno (la carriera militare e i successi professionali); dall’altra, uno più tradizionalista, con la donna che sa accudire l’uomo che ama e trova appagamento (anche) nella famiglia. Sebbene il secondo aspetto possa far storcere il naso ad alcune, probabilmente il pregio maggiore del personaggio sta proprio nel dimostrare che non è necessario rinunciare ad uno per l’altro: ha la sua nave, un marito e una figlia, realizzandosi sia sul fronte professionale sia sul quello privato.Misa_Hayase_full_405802

 

Oltre ai tre personaggi principali, ce ne sono alcuni tra i secondari con una buona caratterizzazione, a cui è facile affezionarsi. Tra questi, possiamo ricordare Roy Focker, personaggio piuttosto ricorrente nello shonen di formazione, sia che lo si chiami senpai, amico più grande, mentore o maestro, e, per alcuni aspetti è la vittima designata, che con i suoi insegnamenti e il suo sacrificio contribuisce in maniera decisiva alla maturazione dell’eroe. Eppure, nonostante questo senso di déjà vu, le sue ultime scene rimangono fortemente impresse nello spettattore, e Roy rimane come esempio di coraggio e spirito di sacrificio.
E’ legato sentimentalmente a Claudia LaSalle, forse unica vera amica e confidente di Misa, e suo principale sostegno. E’ una donna forte, che sa tirarsi su ed andare avanti nonostante la perdita dell’uomo amato. La loro era una relazione non sbandierata, ma intima e profonda, e la dignità che lei dimostra nell’affrontare il lutto, la rende un personaggio davvero ben delineato.
Inoltre Claudia è anche colei che fa il tifo per Misa, che la aiuta a capire i suoi sentimenti per Hikaru, e la sprona quando l’insicurezza sembra avere il sopravvento.  Con il suo esempio, le dimostra che non bisogna mai aver paura di amare, né pentirsi nel manifestare i propri sentimenti, anche se la vita sa essere ingiusta, e c’è la possibilità di non essere ricambiati.

In Macross, parlare di personaggi significa anche parlare di coppie, e così, dopo Roy e Claudia, abbiamo l’asso delle forze terrestri, Maximilian Jenius e  Miriya Fallyna, appartenente al popolo degli Zentradi, nella versione femminile. Max attira immediatamente l’attenzione dei nemici, grazie alla sua abililità nel combattimento, e Miriya, a sua volta asso della flotta, decide di sfidarlo, riportando per la prima volta in vita sua, una sconfitta.
Ferita nell’orgoglio, si intrufolerà sulla Macross e cercherà la rivincita, in vari modi, ma l’esito sarà sempre lo stesso. Nel frattempo, però, Max rimarrà conquistato dalla sua bellezza, fierezza e spirito combattivo, e Miriya d’altro canto aprirà il suo cuore all’amore, e si unirà in battaglia alle forze terrestri.


Si farà così alfiere della pace e del dialogo tra i popoli, ispirando molti altri ad abbandonare le armi per una vita senza più guerre. Il suo con Max sarà il primo matrimonio inter-razziale, e la loro prima bambina, che non esiterà a portare in battaglia (con tanto di tutina spaziale rosa), contribuirà alla resa degli Zentradi, un popolo che ormai da secoli si riproduce artificialmente, e che rimarrà esterrefatto di fronte alla possibilità per due esseri di unirsi per dar inizio ad una nuova vita.
Anche con Miriya, quindi, abbiamo una donna che combatte, che inizialmente vive per la guerra, come tutto il popolo degli Zentradi, ma che impara che è possibile avere altro, che le emozioni sono ciò per cui vale la pena vivere. Pur innamorandosi e trovando un compagno per la vita, non metterà comunque da parte il suo essere pilota, e la ritroviamo in battaglia sempre al fianco di Max; come Misa, avrà tutto, “carriera” e famiglia, e 7 belle bambine.

Ultima nota sulla partecipazione femminile in Macross: interessante che l’intero equipaggio sulla plancia di comando, eccezion fatta per il Comandante, sia proprio di sesso femminile. A dire il vero, l’idea iniziale era proprio di un equipaggio tutto al femminile, ma poi Glober ha trovato il suo posto.

E dopo le Donne e i Cavallier, è il turno de le Armi e gli Amori….

LE ARMI:

Come non cominciare quindi con uno dei punti di forza della serie, i Valkyrie, i caccia spaziali trasformabili in robot da combattimento

Protagonisti assoluti dei combattimenti aerei, danno vita a spettacolari scontri nelle spazio, e ogni battaglia si trasforma in incredibili coreografie

Luci, colori, velocità e articolazione dei movimenti, repentini cambi di inquadratura, tutto è semplicemente perfetto, e degno delle migliori space opera.

Tra i memorali scontri aerei, quello tra Max e Miriya

La stessa Fortezza volante può a trasformarsi in un gigantesco robot, ed ogni volta che il suo cannone entra in azione, difficile non lasciarsi prendere dall’entusiasmo.

Il maggior budget, figlio del successo della serie, ha permesso nel film Super Dimension Fortress Macross: Do You Rember Love? di raggiungere livelli tecnici, difficilmente eguagliabili, di un’epicità senza tempo.

Erano gli anni ’80, gli anni di Top Gun di Tony Scott, film che, pur con una diversa ambientazione, presenta alcune assonanze con Macross: caccia, piloti, acrobazie nei cieli, la perdita di un amico, un amore maturo. Alla luce di questa affinità elettiva, non sorprende la scelta in molti AMV di Macross proprio della colonna sonora di Top Gun; come non concedersi, quindi, un  “Take Me  on Your Mighty Wings”

 

GLI AMORI:

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In una serie in cui le vicende sentimentali hanno lo stesso (se non maggiore) peso di quelle belliche, era impossibile parlare dei personaggi senza soffermarsi anche sulle relazioni amorose.

Sebbene Macross venga tipicamente classificato come shonen, l’attenzione dimostrata per il vissuto psicologico e sentimentale dei personaggi sembra piuttosto rivolta al pubblico femminile. Probabilmente nelle serie animate, volte a raggiungere l’audience più ampio possibile, la distinzione tra shonen e shojo diventa più labile (tendenza, comunque, che si sta pian piano diffondendo a tutti i media negli ultimi anni).

L’amore è il filo conduttore dell’intera vicenda: la stessa contrapposizione tra terrestri e Zentradi è quella tra chi non abbondona i sentimenti, e chi ha deciso di liberarsene, perché considerati una debolezza. Alla fine saranno gli Zentradi a ravvedersi, e decidere di riappropriarsi della propria umanità.

Similare la parabola del personaggio di Misa: ferita dopo la morte del suo primo amore, chiude il cuore ai sentimenti, e si dedica completamente alla carriera. Nonostante tutto, non ha mai davvero dimenticato Karl, come dimostrato nella missione su Marte, in cui approfitta dell’incarico per cercare tracce degli ultimi istanti di vita dell’amato, magari illudendosi che ci sia ancora una speranza. Quando tutti i dubbi su quanto accaduto vengono dissipati, persino l’idea di lasciarsi morire in quegli stessi luoghi non è poi così male. Non a caso in quell’occasione sarà Hikaru a salvarla, molto più profondamente di quanto potrebbe inizialmente sembrare, e a riportarla alla vita. Conoscere Hikaru fa si infatti che Misa che conceda nuovamente a se stessa di amare, dando spazio ad una parte di sé soffocata per anni.

Il suo è un happy ending sofferto, ma per questo quanto mai liberatorio.

Analogamente, anche nel caso di Hikaru, come già scritto, l’amore è il contraltare della sua crescita come individuo, da adolescente ad adulto. La stessa indecisione che lo accompagna fino alla fine rispecchia le difficoltà nell’abbandonare l’adolescenza per l’età adulta, cosa ancor più esemplificata dalla sua finale contrapposizione con Minmay: Hikaru vuole andare avanti, e abbracciare il suo destino, Minmay, invece, vorrebbe tornare invece ad un passato che ormai non esiste più, quando ancora il ragazzo non era un soldato, né lei una cantante. Crescere significa farsi carico delle responsabilità, e per quanto spaventoso non può essere evitato.

Abbiamo poi l’amore agrodolce di Roy e Claudia, che rimane comunque per la donna una calda consolazione nei momenti di solitudine, nonostante il tragico epilogo. Probabilmente il suo dolore, il suo non avere potuto vivere appieno quel sentimento, è il motivo per cui non smette mai di incoraggiare Misa, spingendola a combattere per l’uomo che ama.

Non poteva poi mancare l’amore che nasce come rivalità, e si trasforma in un legame che durerà per la vita intera, con riflessi sugli esiti stessi del conflitto. Miriya, asso dell’esercito Zentradi che abbandona tutto per amore, iniziando una vita completamente diversa dal passato, lancia un messaggio quanto mai forte. Sebbene sia situazione vista molte volte, la particolarissima dinamica che si instaura tra i due, (l’innamoramento di Max, il suo lato casalingo, la Miriya che fatica ad abituarsi allo stile di vita terrestre, il loro combattere fianco a fianco con tanto di pargolo al seguito) rende il tutto molto originale, e strappa qualche sorriso.

Macross in pratica è una vera e propria antologia di alcuni dei più classici topoi del romance, e non sono poi tante le serie che hanno saputo regalare scene in grado di imprimersi nella fantasia con la stessa semplicità, leggerezza, bellezza ed efficacia:

– Hikaru che afferra in volo Minmay;

– Minmay ed Hikaru intrappolati all’interno della Macross;

– il loro “matrimonio”;

– le tante volte in cui Misa è salvata da Hikaru;

– i baci Hikaru e Misa ad “uso” degli Zentradi;

– Hikaru e Misa da soli, con lei che si prende amorevolmente cura di lui;

– Hikaru che scorta  Misa e comunica con lei via morse tramite le luci del Valkyrie;

– la fuga di Hikaru e Misa all’interno del Valkyrie, con lei sulle gambe di lui che le fa indossare il casco per proteggerla dai detriti;

– le mani che si intrecciano ai comandi del caccia;

– la confessione di Misa;

– Hikaru che insegue;

– Misa che cerca di dare una parvenza di normalità alla loro situazione pressoché disperata, separati dalla Macross in DYRL?,  tra la devastazione che è ora il pianete Terra,fingendo di preparare la tavola, e Hikaru, commosso, che decide di stare al gioco

– gli sguardi di intesa e l’affiatamento in battaglia in DYRL?;

– il saluto militare di Hikaru a Misa prima di sferrare l’ultimo e decisivo attacco contro gli Zentradi

e probabilmente l’elenco potrebbe ancora continuare.

 

Con Hikaru, Misa e Minmay, Macross ci offre uno dei triangoli amorosi più famosi nel panorama manga/anime e non solo, e personalmente lo considero “il” triangolo amoroso; nessun altra vicenda simile è riuscita a coinvolgermi altrettanto.

La scelta di non riportare più in scena il trio di protagonisti nel sequel (eccezion fatta, ovviamente, per i due film, DYRL? e Flashback 2012) ha contribuito a consacrarli, lasciando quell’aura di mistero finale circa la loro sorte: Hikaru e Misa partono a bordo della SDF-3 (comandata dalla stessa Misa) in una missione di colonizzazione culturale dello spazio, per far si che la testimonianza dell’esperienza terrestre non venga persa; sono sposati e di lì a poco hanno una bambina, Miku. Anche una Minmay ormai adulta, consapevole di se stessa e in grado di camminare sulle proprie gambe è con loro insieme agli altri civili che hanno deciso di partecipare all’avventura spaziale. Nel 2016 i contatti con la SDF-3 vengono persi, e nulla si sa del destino del suo equipaggio…

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LA  MUSICA:

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Ma c’è un altro grande amore, che rappresenta il vero trait d’union tra i vari capitoli in 25 anni di saga, ossia l’amore per musica, a cui in SDF -Macross dà corpo e voce Minmay.

Musica come strumento per superare le differenze ed unire, ma anche per risvegliare le emozioni.

Le canzoni di Minmay divertono, fanno dimenticare la guerra, ma danno anche forza, coraggio

oppure commuovono.

Proprio nel finale della serie del 1982, vien più volte sottolineato come Misa e Hikaru da una parte, e Minmay dall’altra, perseguano il medesimo scopo: dare il meglio di sé per le persone che amano. Per Misa e Hikaru ciò è possibile attraverso il proprio ruolo di soldati; per Minmay attraverso le sue canzoni.

Proprio per questo, allora, per Minmay crescere significa decidere di continuare ad inseguire il proprio sogno, stavolta cantando le “sue” canzoni, diventando ciò che davvero vuole essere, e non ciò che gli altri vogliono che sia, come fatto in precedenza, per poi ritrovarsi con nulla tra le mani.

In Flashback 2012 è ormai un’artista affermata, non più una ragazzina, ma una professionista, pronta a dare tutta se stessa per i fans. Anche Minmay è finalmente cresciuta e bella come non mai.

In Macross, il comparto sonoro è immancabile, e sempre efficacissimo nel sottolineare le scene.

Ci sono canzoni ormai passate alla storia, puntualmente riproposte negli anni, perché inseparabili da Macross e da tutto ciò che rappresenta, come la bellissima Ai · Oboeteimasu ka

Ai · Oboeteimasu ka – Do You Remember Love?

I can hear your voice now,
Tell me to go to you,
Just as I am about to be overcome with loneliness.

I can see you now,
Walking towards me,
As I close my eyes and wait.

My heart was clouded by tears just yesterday,
But now…

Do you remember when our eyes met?
Do you remember when our hands touched?
That was my first foray into love.
I love you, so.

I am no longer alone.
You are here with me…

 

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EREDITA’:

Passano gli anni, l’animazione continua ad evolvere e trasformarsi, ma Macross rimane un’imprescindibile punto di riferimento nel genere robotico, ed anche un ottimo e appassionante esempio di romance.

Probabilmente è un esempio più unico che raro di un qualcosa che è riuscito ad avere successo sia nel suo concept originale, sia nella versione riveduta e corretta di matrice americana: ciascuno dei due, indipendentemente, ha dato vita ad un filone distinto, ed in ambo i casi i fans non sono mancati, a sottolineare ancora una volta come la SDF-1, le sue battaglie e i suoi amori abbiano segnato un’intera generazione, da una parte all’altra del globo.

Carl Macek sarà sempre ricordato per il suo Robotech, e per quanto quello che la Harmony Gold ha fatto sia piuttosto questionabile, non tutto è da buttare. Il tema di Ulpio Minuccio, innegabilmente figlio dei tempi, ha la sua epicità, e forse per il carico di ricordi che porta con sé, evoca sempre una certa emozione, così come la voce fuoricampo a darci appuntamento per un nuovo imperdibile episodio della Saga.

Rimanendo sul fronte giapponese, ho l’impressione che i più recenti frutti dell’universo di Macross cerchino di svecchiare la serie originale, avvicinandosi ai gusti contemporanei, pur mantenendo alcuni punti fissi;  per chi, come me, è però cresciuto con le avventure della prima Super Fortezza Dimensionale, l’operazione appare quasi superflua, perché credo che la serie del 1982 mantenga ancor oggi il suo appeal, e capacità di coinvolgimento dello spettatore.
Macross è un prodotto degli anni ’80, nato e sviluppato in un determinato contesto, che si riflette nell’impostazione della trama, come pure nella caratterizzazione dei personaggi, e sono perplessa su quanto sia davvero corretto il cercare di togliere quel po’ di polvere che si è accumulata negli anni, e che comunque contribuisce al fascino della storia.
Anche le innovazioni sul fronte dell’animazione non necessariamente aggiungono qualcosa, anzi c’è una certa freddezza di fondo che non può che perdere nel confronto con il pathos di 3 decenni fa.
Ad ogni modo, se simili operazioni contribuiscono a mantenere vivo l’interesse per una serie che ha fatto storia, beh, ben vengano, e dato che le immagini dicono più di mille parole, ecco 30 anni di Macross racchiusi in una manciata di minuti

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